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al testo di Cristiano Zoli
il trauma della neve
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Il trauma della neve fu perfetto ristabilendo l’equilibrio interno/esterno il colore del ghiaccio in tra pupille rendeva glabro il paesaggio. fu rimandato il cominciamento delle foglie la terra con le sue dita di radici voleva nutrimento dalle madri e tutte le madri erano accorse in festa di colori e di odori e di sapori il sabba venne poi circum navigato dalla saggina delle scope e dalle piante con le radici piu profonde già bagnate dalle acque del ventre gravido di Terra
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Cristiana Fischer
- 10/06/2016 12:07:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
cè un luogo, circum navigato, definito, in cui il moto va in profondità: le radici, il ventre, articolano dal profondo alla superficie e viceversa madre è metafora, ma non del solo vegetale, anche di culti... necessari alla visione poetica?
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Silvia De Angelis
- 10/06/2016 10:30:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
Un poetare estremamente suggestivo intinto in notevoli immagini della natura Un saluto,silvia
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amina narimi
- 09/06/2016 21:01:00
[ leggi altri commenti di amina narimi » ]
" il trauma della neve fu perfetto" un incipit che toglie quasi le parole, rendendo in un attimo soltanto tutto il sacro del silenzio, eppure spinge opera e lavora mettendo a contatto linterno con lesterno pari a un canto che si prepara allaria nella gola come fosse una placenta ad avvolgere la terra, una membrana tra i tuoi occhi e il mondo che riporta lequilibrio del tepore Una visione tremenda per bellezza, compiuta, per.fetta, come un eterno passato che germoglia nel futuro, rendendo radicale e inestinguibile, coprendo e insieme ricevendo luce, nellamore incessante delle madri
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